Il consumo consapevole è un vantaggio per la qualità della nostra vita. Una corretta informazione èindispensabile, soprattutto quando riguarda un alimento come il latte, oggettonegli ultimi anni di diversi pregiudizi. Infatti, è sempre più crescenteil fenomeno della sostituzione del latte e dei suoi derivati con alternativevegetali. Queste scelte sono dettate da mode o da nuove abitudini alimentariche promuovono erroneamente questi prodotti, come “più naturali” rispetto allatte.
Ecco, dunque, le risposta a una serie di quesiti che i consumatori sipongono quando devono scegliere se acquistare o no latte vaccino per sé, per ibambini, per gli anziani, per le persone affette da allergie o disturbi divario genere.
Cosa c’è di vero e di falso quando si parla di latte? Scopritelo qui
Si può consumare utilizzando quello parzialmente (1,5%di grasso) o totalmente scremato (<0,5% di grasso). Oggi le migliorate tecniche dell’epidemiologia e dell’analisi statistica mettono bene in evidenza il rapporto protettivo dei prodotti lattiero-caseari, soprattutto di alcuni di questi, nel guadagno di peso nel tempo, nel controllo del peso corporeo e della composizione corporea. Molti sono i meccanismi che possono spiegare questo fenomeno, che vanno dall’aumento della sazietà al minore assorbimento di grassi per formazione di micelle insolubili, dall’aumentata lipolisi, al miglioramento dell’insulino-resistenza.
L’allergia evidenziata nell’infanzia regredisce nel 63% dei casi e le persone possono riassumere l’alimento senza alcun problema.
Lo yogurt contiene Streptococcus termophilus che produce beta-galattosidasi, attiva nel transito dell’intestino. Ancora più digeribile è lo yogurt ottenuto da latte a ridotto contenuto di lattosio (<0.5%).
A cena, per esempio, latte e riso sono ingredienti per minestre facili da preparare e altamente digeribili: sono apprezzate soprattutto da bambini e anziani.
Il trattamento termico utilizzato ne garantisce la sicurezza alimentare da un punto di vista microbiologico, mantenendone la freschezza e l’integrità di tutte quelle componenti ad elevato valore biologico e nutrizionale.
Basta scegliere formaggi a basso contenuto di lattosio (scamorza, stracchino, parmigiano e grana, burro, gorgonzola, mozzarella di vacca ).
Il Ministero della Salute ha emesso un ordinanza che obbliga i proprietari dei distributori ad affiggere sulle macchina erogatrici l’indicazione, scritta in rosso che il “Latte crudo è da consumarsi solo dopo bollitura".
Sono il test di esposizione orale (comparsa di sintomi dopo ingestione del latte), il test cutaneo (Prick test), il test sul sangue (RAST, Immunocap, o il test proteomico). Il principio di questi ultimi è quello di cercare anticorpi specifici di tipo IgE contro le proteine del latte.
Durante la gravidanza e l'allattamento il fabbisogno di calcio consigliato è 1200 mg al giorno.
A tutela del prodotto, la legge stabilisce di indicare sulla confezione la provenienza o la zona di mungitura risalendo perciò anche agli allevamenti di produzione. Ogni stabilimento di trasformazione ha perciò adottato ed applicato il “Manuale Aziendale per la rintracciabilità del latte” ai sensi del D.M. 27/05/2004 e del Regolamento CE 178/2002.
È ottimo per reidratare l’organismo e rifornirlo di sali minerali e vitamine, persi durante l’attività fisica.
Il latte è un alimento essenziale in alcune diete di ripresa dell’alimentazione in corso o dopo patologie gravi intestinali o gastriche.
Il latte scremato contiene meno dello 0,5% di grasso.
Oggi è possibile guarire oltre i 2/3 delle persone allergiche con un vaccino orale desensibilizzante innocuo ed efficace.
Dieta mediterranea è sinonimo in tutto il mondo di alimentazione sana, varia, capace di mantenere l’organismo in salute, prevenire la gran parte delle patologie del nostro tempo e regalare una lunga aspettativa di vita. Sono ormai infatti migliaia gli articoli presenti in letteratura scientifica che ne esaltano le capacità preventive nei confronti di patologie croniche come ipertensione, diabete, aterosclerosi, cancro così come per la prevenzione di sovrappeso e obesità. L'Italia è il Paese con la popolazione maggiormente in salute e sana a livello mondiale. A sancirlo è la classifica 'Bloomberg Global Health Index' su 163 Paesi.Se gli italiani sono il popolo più sano e in salute a livello mondiale, il merito è in gran parte della Dieta Mediterranea. La piramide alimentare dell’INRAN (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione) è assimilabile a quella che noi chiamiamo “Dieta Mediterranea”. Il latte ed i suoi derivati, in questa piramide, rappresentano, infatti, uno dei cinque gruppi di alimenti la cui presenza quotidiana sulla tavola facilita la realizzazione di una dieta completa ed adeguata. Le linee guida per una sana alimentazione italiana (INRAN-MIPAF) consigliano, per i prodotti lattiero caseari, il consumo di 3 porzioni di latte o yogurt al giorno ai quali aggiungere, mediamente, 3 porzioni di formaggio alla settimana.
I test per riconoscere l’allergia e l’intolleranza al latte devono basarsi su una solida evidenza scientifica, viceversa quei test che pretendono di identificare le “intolleranze alimentari” utilizzano delle procedure basate solo su pure ipotesi senza alcuna conferma scientifica. Tuttavia si sono recentemente diffusi e moltiplicati tutta una serie di metodi diagnostici che dichiarano di fare diagnosi di “intolleranze alimentari”. Di conseguenza i risultati di questi “test per l’intolleranza alimentare” sono assolutamente non veritieri e la conclusione che molte malattie, come ad esempio l’obesità, dipendano da una intolleranza alimentare rimane puramente fantasiosa”. E’ importante perciò comprendere che l’esclusione di alimenti importanti dalla propria dieta, come ad esempio il latte e di latticini, possa avere seri svantaggi dal punto di vista nutrizionale e debba quindi essere valutata con attenzione anche in presenza di possibili intolleranze, come quella al lattosio.
Il consumo di prodotti lattiero caseari nell’ambito di una dieta varia ed equilibrata, e nelle giuste dosi, ci rende più sani e longevi. Sembra una conclusione banale, ma la valenza di queste conclusioni è assoluta perché arriva direttamente dall’ultima review scientifica pubblicata su “Food & Nutrition Research” dal titolo “Milk and dairy products: good or bad for human health? An assessment of the totality of scientific evidence” (*). Il team di ricercatori delle università di Copenhagen, Wageningen e Reading ha, infatti, confermato che tutte le prove scientifiche dimostrano come l’assunzione di latte e latticini non solo contribuisca alle esigenze nutrizionali, ma può anche proteggere dalle malattie croniche più diffuse. La review, frutto della migliore letteratura scientifica disponibile ha infatti valutato i risultati di meta-analisi di studi osservazionali e randomizzati controllati sul rapporto tra prodotti lattiero-caseari e obesità, diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, osteoporosi, cancro e per tutte le cause di mortalità. Si tratta di un documento importante e difficilmente contestabile che non solo ribadisce l’importanza nutrizionale dei prodotti lattiero caseari, ma smentisce le convinzioni ideologiche (senza prove scientifiche) che li additano come dannosi per la salute.
(*) Milk and dairy products: good or bad for human health? An assessment of the totality of scientific evidence. Food Nutr Res. 2016 Nov 22;60:32527. doi: 10.3402/fnr.v60.32527. eCollection 2016
Anche gli ultimi studi scientifici hanno nuovamente confermato l’effetto benefico del consumo di latte e prodotti lattiero-caseari sulla densità minerale ossea, escludendo tassativamente l’associazione tra il consumo di latticini e il rischio di fratture, come purtroppo riportano alcuni articoli allarmistici sul web. Latte, yogurt, formaggi e burro contengono una serie di nutrienti (proteine, calcio, fosforo, magnesio, manganese, zinco, vitamina D e vitamina K) necessari per la costruzione di ossa forti durante l’infanzia e per il loro mantenimento durante l’età adulta. L’osteoporosi è stata descritta come una ‘malattia pediatrica con conseguenze geriatriche”! Un’inadeguata assunzione di minerali durante l’infanzia e l’adolescenza è stata, infatti, associata a un significativo aumento del rischio di fratture in età avanzata, in particolare nelle donne
La sostituzione del latte di mucca con altro latte di origine vegetale, non garantisce lo stesso potere nutritivo e non esclude in soggetti con allergia alimentare la comparsa di eventi avversi ad altre proteine, spesso più frequenti e pericolose di quelle contenute nel latte di mucca (latte di soia, mandorle, avena, riso.
500 ml di latte o di yogurt al giorno, preferibilmente parzialmente scremato: è la quantità consigliata all’interno di una dieta equilibrata
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